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Cosa sono le Dichiarazioni di Successione
La dichiarazione di successione è un processo fondamentale nell’ambito del diritto successorio italiano.
Quando una persona decede, i suoi beni, diritti e obblighi devono essere trasferiti ai suoi eredi. Questo complesso procedimento richiede una dichiarazione ufficiale conosciuta come “dichiarazione di successione ereditaria“. Questo articolo esplora dettagliatamente l’importanza della dichiarazione di successione, chi può richiedere tale pratica, come procedere con la richiesta, quando è necessario avviare il processo, nonché aspetti cruciali come il testamento, gli eredi, le quote e l’assistenza fornita da Tabor Group.
La dichiarazione di successione ereditaria è un atto formale che documenta la transizione dei beni di una persona defunta ai suoi eredi. Questa dichiarazione è essenziale per determinare la distribuzione legittima dei beni e garantire che tutti gli obblighi siano affrontati correttamente. La dichiarazione deve includere una lista completa dei beni, dei debiti e delle proprietà del defunto.
Successioni a titolo Universale e Successioni a titolo Particolare
Nel contesto delle pratiche di successione, è importante comprendere la differenza tra due concetti chiave: le successioni a titolo universale e le successioni a titolo particolare. Queste due categorie definiscono come i beni vengono trasferiti agli eredi dopo la morte di una persona. Vediamo in dettaglio le differenze tra queste due tipologie di successione.
Successione a titolo universale
In una successione a titolo universale, gli eredi ereditano una quota o una parte dell’intero patrimonio del defunto, senza che i singoli beni siano specificamente indicati o assegnati.
In altre parole, gli eredi diventano i titolari della quota di patrimonio che è stata loro assegnata, ma non ricevono diritti specifici su singoli beni.
Un esempio tipico di successione a titolo universale è l’eredità di una quota di proprietà in un’azienda o in una proprietà immobiliare.
Successione a titolo particolare
Nella successione a titolo particolare, gli eredi ricevono beni specifici e individuabili che erano appartenuti al defunto.
In questo caso, il testatore può specificare esattamente quali beni vengono assegnati a ciascun erede.
Ad esempio, il testatore può designare un determinato immobile, un conto bancario o un oggetto di valore come eredità per un erede specifico.
Nel caso delle successioni a titolo particolare, parliamo quindi di una dichiarazione di successione con testamento.
Nel caso delle successioni a titolo particolare, il successore è detto legatario.
Il legatario non è tenuto a pagare i debiti ereditari: questi sono obblighi degli eredi e verranno proporzionati alla quota ereditaria ricevuta.
Differenze Chiave tra successioni a titolo universale e successioni a titolo particolare:
Natura del Trasferimento: Nelle successioni a titolo universale, gli eredi ereditano una quota di patrimonio generale senza ricevere specifici beni. Nelle successioni a titolo particolare, gli eredi ricevono beni specifici come definiti dal testatore o dalla legge.
Identificabilità dei Beni: Nelle successioni a titolo universale, non è necessario identificare i beni specifici. Nelle successioni a titolo particolare, i beni devono essere chiaramente individuabili e specificati.
Assegnazione Indivisa: Nelle successioni a titolo universale, gli eredi possono condividere la quota ereditata in modo indiviso. Nelle successioni a titolo particolare, ciascun erede riceve beni distinti e separati.
Testamento: Nelle successioni a titolo particolare, il testatore ha maggiore libertà di specificare a chi vanno assegnati determinati beni. Nelle successioni a titolo universale, il testatore assegna quote di patrimonio senza entrare nel dettaglio dei beni specifici.
Procedure Legali: Le procedure legali e le formalità possono variare a seconda della tipologia di successione. È importante consultare un avvocato specializzato per garantire che tutte le procedure siano seguite correttamente.
In sintesi, la differenza fondamentale tra le successioni a titolo universale e a titolo particolare riguarda la natura dell’assegnazione ereditaria: una è legata a quote di patrimonio senza specificare beni, mentre l’altra assegna beni specifici a ciascun erede. La scelta tra queste tipologie dipenderà dalle circostanze individuali e dalle volontà del testatore.
Tipologie di successioni
La legge italiana prevede tre tipologie distinte di successione.
- La successione per testamento, dove l’assegnazione dell’eredità viene espressa attraverso un testamento, un documento creato dal contribuente ancora in vita;
- La successione per legge, ovvero l’assegnazione dell’Eredità considerando I parenti più prossimi della persona venuta a mancare
- La successione per legge e testamento, laddove nel testamento del defunto non siano riportati la totalità dei beni.
Chi può richiedere la dichiarazione di successione
Ci sono criteri specifici che stabiliscono chi ha il diritto di farlo. Di seguito, esamineremo chi può richiedere una dichiarazione di successione in base alla legge italiana.
1. Eredi Legittimi: Gli eredi legittimi sono coloro che hanno diritto all’eredità in base alle leggi italiane in materia di successione. Questi includono il coniuge, i figli, i genitori e altri parenti diretti del defunto. Gli eredi legittimi hanno il diritto di richiedere una dichiarazione di successione per ricevere la loro quota di eredità secondo le quote legittime stabilite dalla legge.
2. Eredi Testamentari: Gli eredi testamentari sono coloro che sono nominati come beneficiari nel testamento del defunto. Questi eredi sono specificamente indicati dal testatore come destinatari di beni o proprietà specifici. Gli eredi testamentari hanno il diritto di richiedere una dichiarazione di successione per ricevere ciò che è stato loro assegnato nel testamento.
3. Beneficiari di Polizze Vita o Conti Designati: Se il defunto aveva polizze vita, conti bancari o investimenti con beneficiari designati, questi beneficiari hanno il diritto di richiedere la distribuzione diretta di tali beni senza passare attraverso la procedura di successione standard. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe comunque essere richiesta una dichiarazione di successione per altri beni non rientranti in questa categoria.
4. Creditori e Legatari: Oltre agli eredi, i creditori del defunto che hanno diritto a un pagamento dalle proprietà dell’eredità possono richiedere una dichiarazione di successione. Allo stesso modo, i legatari, ovvero coloro ai quali il testatore ha lasciato specifiche proprietà o somme di denaro (legati), possono richiedere la distribuzione dei beni loro assegnati.
È importante sottolineare che le leggi sulla successione possono variare a seconda delle circostanze individuali e delle normative locali. In alcuni casi, potrebbero verificarsi dispute o controversie tra potenziali eredi, il che potrebbe richiedere l’intervento di un tribunale per risolvere la situazione.
Per questa ragione, Tabor Group si avvale della consulenza legale di avvocati esperti in successioni per assicurarsi che i diritti e gli obblighi degli eredi siano adeguatamente tutelati e rispettati durante il processo di dichiarazione di successione.
Quando è necessario avviare una Pratica di Successione?
La pratica di successione deve essere avviata entro dodici mesi dalla data del decesso del proprietario dei beni, come richiede la legge italiana. Tuttavia, ci sono situazioni in cui avviare una pratica di successione potrebbe non essere necessario o potrebbe subire delle variazioni.
1. Eredità in Vita: Se tutti i beni del defunto sono stati trasferiti in vita agli eredi, non ci sarà una successione formale da affrontare. Ad esempio, se una persona ha donato i suoi beni a un erede durante la sua vita, questi beni non faranno parte della successione.
2. Beneficiari Designati: Se il defunto ha beneficiari designati per i suoi conti bancari, investimenti o polizze assicurative, questi beni passeranno direttamente ai beneficiari senza passare attraverso la pratica di successione. Questo è comune per le polizze vita, dove il beneficiario nominato riceverà l’importo dell’assicurazione.
3. Piccoli Beni: In alcuni casi, se l’eredità è costituita da beni di valore molto basso, potrebbe non essere necessario avviare una pratica di successione formale. Tuttavia, è importante verificare le normative locali, poiché ciò potrebbe variare da regione a regione.
4. Presenza di Un Solo Erede: Se esiste un unico erede legittimo e non ci sono conflitti o contestazioni in merito all’eredità, il processo di successione potrebbe essere semplificato. Tuttavia, è consigliabile consultare un avvocato o un professionista legale per assicurarsi che tutte le procedure siano seguite correttamente.
5. Assegnazione Diretta dei Beni: In alcune circostanze, le proprietà potrebbero essere assegnate direttamente agli eredi in base a accordi di famiglia o a disposizioni testamentarie specifiche. In questi casi, potrebbe non essere necessario seguire la procedura di dichiarazione di successione standard.
6. Beni All’estero: Se il defunto possedeva beni all’estero, potrebbe essere necessario seguire procedure aggiuntive o conformarsi alle leggi del paese in cui si trovano i beni. Questo potrebbe comportare tempi e procedure differenti rispetto a quelli in Italia.
Anche se una pratica di successione potrebbe non sembrare necessaria in un primo momento, è consigliabile ottenere consulenza legale per assicurarsi che tutte le questioni legali siano affrontate correttamente e che non ci siano rischi di futuri problemi legali o controversie.
Ricorda sempre che la consulenza di avvocati esperti in successioni è essenziale quando si tratta di questioni di successione, in quanto possono fornire una guida chiara e accurata sulla procedura da seguire, tenendo conto di tutte le variabili e i dettagli specifici.
Come richiedere la dichiarazione di successione
Per avviare il processo di dichiarazione di successione, è necessario presentare una domanda all’Agenzia delle Entrate o al notaio competente. Ciò può essere fatto tramite un CAF autorizzato.
Per avviare la pratica di successione, è necessario munirsi di adeguata documentazione. Abbiamo scritto un articolo in cui presentiamo la lista completa di documentazione necessaria per le pratiche di successione.
Presentata la dichiarazione di successione, pagate le imposte richieste e verificata la pratica, sarà possibile procedere alla ripartizione dei beni tra gli aventi diritto.
Una volta approvata la dichiarazione, si procede con la valutazione dei beni e l’assegnazione alle parti interessate.
Indipendentemente dalle volontà espresse dal defunto, una dichiarazione o pratica di successione può essere richiesta entro un anno dalla morte dell’avente diritto.